Rosalba Carriera (1675-1757) rappresenta una delle figure più significative dell’arte veneziana settecentesca, nota per aver elevato la tecnica del pastello a un livello mai raggiunto prima e per aver ottenuto riconoscimenti presso le più prestigiose corti europee. Le sue opere, caratterizzate da una straordinaria morbidezza e luminosità, sono testimonianza di un virtuosismo tecnico e di una capacità innovativa senza precedenti. Questo studio analizza la sua formazione, la carriera, le influenze artistiche, nonché i riscontri storici e aneddotici che contribuiscono a delineare il profilo della pittrice veneziana.
Formazione e influenza artistica
Nata a Venezia nel 1675, Rosalba Carriera era figlia di un legista di origini chioggiotte, il quale, nonostante le modeste condizioni economiche, mostrava una profonda inclinazione per le arti figurative. Fin dall’infanzia, Rosalba si appassionò al disegno, copiando i capricci che il padre realizzava per diletto. La sua formazione artistica si perfezionò sotto la guida di Giuseppe Diamantini, Antonio Lazzari e Antonio Balestra, dai quali assimilò le basi del disegno e della composizione pittorica.
La miniatura su avorio costituì il primo campo in cui Carriera eccelse, riuscendo a ottenere commissioni da personalità di rilievo, tra cui i sovrani di Danimarca, Polonia e l’elettore di Baviera. Tuttavia, fu grazie alla sperimentazione con la tecnica del pastello che la sua fama si consolidò. Seguendo i consigli di un collezionista inglese, Rosalba iniziò a utilizzare il pastello per la realizzazione di ritratti, affinando progressivamente il suo metodo e creando una tecnica che permetteva di ottenere una straordinaria morbidezza e naturalismo. La scelta di applicare le sfumature direttamente con le dita favorì un modellato più delicato e una maggiore resa cromatica nella raffigurazione delle carnagioni.
Successo e viaggi in Europa
L’abilità della pittrice veneziana nel pastello le garantì un vasto successo internazionale. Le sue opere arricchirono le collezioni della corte di Sassonia e vennero richieste ovunque. Durante i suoi viaggi in Europa, Rosalba visitò numerose corti aristocratiche, tra cui quella francese, dove realizzò ritratti della famiglia reale e ricevette l’ammirazione di artisti celebri come Jean-Baptiste Rigaud, Noël Coypel, Caylus e Pierre-Jean Mariette. Fu celebrata per la capacità di conferire luminosità e grazia ai volti, creando immagini estremamente realistiche e sofisticate.
Nel 1705 fu ammessa all’Accademia di San Luca a Roma, un importante riconoscimento per una pittrice donna, e fece dono all’istituzione di una sua opera, consolidando il prestigio del suo nome nel panorama artistico europeo.

Aneddoti e curiosità storiche
– La Rivoluzione della Miniatura: La pittrice fu pioniera nell’uso dell’avorio come base per le miniature, una scelta che conferiva maggiore luminosità e precisione cromatica alle sue opere.
– Un Circolo Culturale Raffinato: A Venezia, Rosalba istituì un salotto frequentato da intellettuali e artisti, contribuendo alla diffusione della tecnica del pastello e favorendo l’incontro tra diverse correnti pittoriche.
– L’incontro con l’Imperatore Carlo VI: Alla corte di Vienna, fu presentata da Giandomenico Bertoli all’imperatore Carlo VI. Questi, rivolgendosi all’antiquario, commentò con ironia: “Sarà brava, Bertoli mio, questa tua pittrice, ma è davvero molto brutta.” Sebbene l’osservazione risultasse impietosa, non offuscò in alcun modo il prestigio della pittrice.
– Una Donna in un Mondo Maschile: Rosalba Carriera riuscì a imporsi come pittrice in un contesto artistico dominato dagli uomini, dimostrando come il talento potesse superare le barriere di genere.
Declino e Morte
Dopo il suo ritorno definitivo a Venezia nel 1730, Carriera continuò a lavorare con grande fervore, accumulando una vasta produzione artistica. Tuttavia, il prolungato impegno e l’intensa attività pittorica contribuirono al progressivo deterioramento della sua vista. Già nel 1747 era completamente cieca, condizione che la costrinse ad abbandonare la pittura. Il declino fisico fu accompagnato da un deterioramento mentale, e negli ultimi anni della sua vita perse la lucidità che aveva sempre caratterizzato il suo operato. Morì nel 1757, lasciando una straordinaria eredità artistica.
Conclusioni
Rosalba Carriera rappresenta una figura fondamentale nella storia dell’arte, non solo per aver perfezionato e reso celebre la tecnica del pastello, ma anche per aver dimostrato che il talento e l’innovazione potevano valicare le limitazioni di genere imposte dall’epoca. Le sue opere, caratterizzate da una grazia innata e da una sofisticata esecuzione tecnica, continuano a essere oggetto di studio e ammirazione, contribuendo alla grande tradizione pittorica veneziana.
Bibliografia
– Zanetti, A. Della Pittura Veneziana, Venezia, 1771.
– Rossi, P. Rosalba Carriera: Vita e Opere, Milano, 2003.
– Finestre sull’Arte, Rosalba Carriera: La Signora del Pastello, 2021.
– Barnebys Magazine, Rosalba Carriera: Sei cose da sapere sulla grande pittrice, 2020.
