Tra le figure più enigmatiche della storia veneziana, Galla Lupanio (o Gaulo) emerge come un doge dal destino breve e tragico. Descritto dai cronisti come infido e scellerato, la sua ascesa e caduta riflettono le turbolenze politiche dell’epoca.
Inizialmente fedele a Teodato, il suo predecessore, non esitò a tradirlo per favorire l’avvento dei Franchi. Ma la storia non perdona: quando Desiderio, l’ultimo re longobardo, riprese il controllo, la sorte di Galla cambiò drasticamente. In meno di un anno perse il potere e fu abbacinato e scacciato, lasciando il posto al sesto doge, Domenico Monegario.
Curiosamente, il suo cognome varia tra Lupanio e Gaulo, e si dice che sia stato il capostipite della famiglia Barozzi. Tuttavia, questa teoria resta senza conferme storiche.
Un doge dal destino fugace, testimone di un’epoca di tradimenti e ribaltamenti di potere.
